STAZIONE CENTRALE F.S. / CENTRAL RAILWAY STATION (MILANO, ITALY)

 

Stazione Centrale delle Ferrovie dello Stato/Central Railway Station, Milano, Lombardia, Italia. E’ la principale del capoluogo lombardo, la seconda d'Italia per flusso di passeggeri dopo Roma Termini, nonché una delle principali stazioni ferroviarie d'Europa. Fu inaugurata nel 1931 per sostituire la vecchia stazione centrale, che sorgeva in piazza della Repubblica, divenuta insufficiente a causa dell'aumento del traffico ferroviario. Il re Vittorio Emanuele III pose la prima pietra il 28 aprile 1906, prima ancora che venisse scelto un progetto. La stazione è opera dell'architetto Ulisse Stacchini, il cui disegno vinse l'ultima gara per la sua costruzione nel 1912. Il progetto era stato modellato sulla Union Station di Washington. A causa della crisi economica in Italia, durante la prima guerra mondiale, la progettazione procedette a rilento e il progetto, piuttosto semplice all'inizio, continuò a cambiare divenendo sempre più complesso e maestoso. Questo avvenne specialmente a partire dagli anni '20, quando Mussolini divenuto presidente del Consiglio volle che la stazione rappresentasse la potenza del regime fascista. Le principali modifiche inclusero il nuovo disegno delle piattaforme ferroviarie e l'introduzione delle grandi arcate in acciaio, opera di Alberto Fava e lunghe 341 metri, che ricoprono un'area di 66500 metri quadri. La costruzione riprese a pieno ritmo nel 1925 e il 1 luglio 1931 la stazione venne inaugurata ufficialmente alla presenza del ministro delle poste e delle comunicazioni Costanzo Ciano. Durante la seconda guerra mondiale, negli anni della Repubblica Sociale Italiana, il binario 21 venne utilizzato per l'avvio dei treni che deportavano gli antifascisti e gli ebrei italiani verso i campi di concentramento e sterminio. Un primo convoglio di 250 deportati partì il 6 dicembre 1943. Il 30 gennaio 1944 più di 600 ebrei del nord Italia, già rinchiusi nel carcere di San Vittore, vennero trasportati su camion telati fino ai sotterranei della centrale con accesso da via Ferrante Aporti. Tra di loro vi erano più di 40 bambini tra cui Sissel Vogelman e Liliana Segre sopravvissuta. La più anziana era Esmeralda Dina di 88 anni. Dopo 7 giorni di viaggio in condizioni disumane all'arrivo ad Auschwitz 500 di loro vennero selezionati per le camere a gas. Ulteriori treni per deportati presero la via di Auschwitz fino al maggio 1944.

VIA SAMMARTINI A MILANO. ABBATTIMENTO ALBERI

 

Con un “ringraziamento” a chi ha fatto abbattere gli storici platani pluridecennali in via Sammatini a Milano e a chi non ha fatto nulla per impedirlo!!!

Via Sammartini si trova di fianco alla Stazione Centrale FS di Milano, Lombardia Italia.

GRATTACIELO PIRELLI / PIRELLI SKYSCRAPER (MILANO, ITALY)


Grattacielo Pirelli e vedute dal belvedere del 31esimo piano, Milano, Lombardia, Italia. Fu progettato nel 1950, incluso nel nascente Centro Direzionale, e costruito tra il 1956 e il 1961 su progetto di Gio Ponti, Giuseppe Valtolina, Pier Luigi Nervi, Antonio Fornaroli, Alberto Rosselli, Giuseppe Rinardi e Egidio Dell'Orto; Gio Ponti diresse anche tutte le fasi costruttive. L'aspetto strutturale venne curato da Giuseppe Valtolina in collaborazione con i consulenti Pier Luigi Nervi, Arturo Danusso, Piero Locatelli e Guglielmo Meardi. La realizzazione venne affidata all'impresa della Bonomi in collaborazione con Comolli e Silce. È un'opera architettonica importante, propria del razionalismo italiano; con i suoi 127 metri di altezza, distribuiti su 31 piani (altri 2 piani sono sotterranei) è uno degli edifici in calcestruzzo armato più alti al mondo. Originariamente il palazzo fu costruito per ospitare gli uffici della celebre azienda italiana di pneumatici Pirelli: nell'area su cui sorge esistevano degli stabilimenti del gruppo, distrutti dai bombardamenti aerei durante la seconda guerra mondiale. Nel 1978 il grattacielo venne acquistato dalla Regione Lombardia, per farne la propria sede principale dopo una ristrutturazione ad opera dell'architetto Bob Noorda. Peculiare la scelta progettuale dei materiali: l'intera struttura portante è in calcestruzzo armato, materiale raramente preferito all'acciaio per edifici di considerevole altezza. Gli elementi verticali dell'ossatura sono quattro piloni, visibili anche dall'esterno poiché percorrono a coppie l'altezza delle facciate. Sono pilastri rastremati: alla base sono larghi 2 metri, che diventano 50 cm in sommità. Travi orizzontali, colleganti i pilastri, fungono da basi per i solai dei piani. L'ingresso che per molto tempo è rimasto l'accesso principale si trova in piazza Duca d'Aosta: è rialzato rispetto al piano della piazza tramite una struttura detta "collina", che contiene al suo interno uno spazio adibito ad auditorium. Oggi si accede alla sede della Regione dal retro dell'edificio. La superficie del grattacielo è di 1.900 metri quadri, la sua pianta è lunga 75,5 metri e larga 20,5 metri. Si stima che per la sua costruzione siano stati usati 30.000 metri cubi di calcestruzzo, che l'edificio complessivamente pesi 70.000 tonnellate ed abbia per un volume di 125.324 metri cubi. Il Grattacielo Pirelli è uno dei più celebri simboli di Milano ed è stato per quasi 50 anni l'edificio più alto della città, superato nel 2010 dal Palazzo Lombardia alto 161m, la nuova sede della Regione Lombardia, che sorge poco lontano. Resta in ogni caso nel novero delle costruzioni più alte d'Italia. Il design del grattacielo sarebbe stato inoltre d'ispirazione per la costruzione del Pan Am Building (oggi MetLife Building) a New York. L'ultimo piano (31º) del grattacielo, raggiungibile tramite scale dal 30º piano (l'ultimo a cui arrivano gli ascensori) è aperto al pubblico in alcune giornate speciali, funge da belvedere con ampia vista panoramica sulla città e può ospitare mostre temporanee come spazio multifunzionale. Il 18 aprile 2002 un piccolo aereo da turismo si schiantò contro l’edificio.

PIAZZA DELLA REPUBBLICA (MILANO, ITALY)


Zona di piazza della Repubblica (Republic Square), via Vittor Pisani e piazza Duca d’Aosta, Milano, Lombardia, Italia. Piazza della Repubblica è un'importante piazza posta a nord del centro storico lungo la circonvallazione delle vecchie mura spagnole. La piazza è per superficie la maggiore della città, ricca di spazi verdi, vi si affacciano alti edifici (tra cui la “Torre Breda”), il monumento dedicato a Giuseppe Mazzini e alberghi di prestigio. La piazza fu aperta intorno al 1865 per servire l'allora nuova Stazione Centrale (il tracciato ferroviario correva lungo gli odierni viali Tunisia, Ferdinando di Savoia e Liberazione). La costruzione della stazione rese necessaria l'apertura di una nuova strada radiale (l'attuale via Turati) per il collegamento con il centro cittadino. La nuova strada attraversava il bastione allora esistente tramite un sottopasso, battezzato Barriera Principe Umberto. La piazza racchiudeva un grande giardino centrale intorno al quale correva il traffico carrabile e tranviario diretto alla stazione. Negli anni venti del XX secolo la piazza, fino ad allora nota come Piazzale Stazione Centrale, prese il nome di Piazzale Fiume in onore della città del Carnaro. Nel 1927 venne costruito l'Hotel Principe di Savoia. Nel 1931 la Stazione Centrale fu chiusa e sostituita dall'attuale, posta circa 1 km più a nord: la piazza fu così allargata, sia verso nord (sull'area già ferroviaria) sia verso sud (sull'area del bastione abbattuto) assumendo l'aspetto attuale. Negli stessi anni trenta furono realizzati gli imponenti edifici residenziali che ancora la caratterizzano. Durante il fascismo era chiamata Piazza del Carnaro. Assunse il nome attuale nel secondo dopoguerra per commemorare la proclamazione della Repubblica.

MILANO (ITALY). ZONA DI VIA MELCHIORRE GIOIA

 

Milano, zona di via Melchiorre Gioia, non lontano dalla Stazione Centrale FS: il futuro più alto grattacielo in costruzione della città, gli uffici dell’INPS e del Comune, la zona di Porta Garibaldi, la caserma “Cinque Giornate” della Guardia di Finanza, Porta Nuova, l’Ospedale “Fatebenefratelli” ed il Pronto Soccorso.

PIAZZA CITTA’ DI LOMBARDIA. PALAZZO DELLA REGIONE (MILANO, ITALY)

 

PIAZZA CITTA’ DI LOMBARDIA. PALAZZO/GRATTACIELO DELLA REGIONE LOMBARDIA, Milano, Lombardia, Italia.

Vedute della zona di via Melchiorre Gioia, via Galvani e dintorni, dell’avveniristico complesso costruttivo, dello Stadio del ghiaccio “Agorà” che è stato allestito per il periodo natalizio e di una manifestazione antivivisezionista ed animalista (www.fermaregreenhill.net).  

Il palazzo comprende un complesso unitario di edifici, tra cui un grattacielo alto 161,3 metri, in cui ha sede il Governo della Lombardia con la Presidenza e la totalità degli Assessorati (Direzioni Generali). Il complesso è risultato vincitore di un concorso internazionale indetto dalla Regione Lombardia: vennero presentati ben 98 progetti, ridotti a 10 dopo una prima selezione. Ad aggiudicarsi la gara fu il gruppo composto da Pei Cobb Freed & Partners di New York, Caputo Partnership e Sistema Duemila, entrambi di Milano. L'edificio sorge in un'area di 33700 mq compresa tra le vie Melchiorre Gioia, Restelli, Algarotti e Galvani. Gli scavi per le fondazioni iniziarono nella primavera del 2007 e si conclusero nell'autunno 2010. Il costo ammontò a circa 400 milioni di euro. La Regione intense così concentrare tra il nuovo edificio e il vicino Grattacielo Pirelli tutti gli uffici dislocati per la città di Milano.

INCIDENTE STRADALE IN VIA MELCHIORRE GIOIA A MILANO (28 MAGGIO 2012)

 

Lunedì 28 maggio 2012, riprese effettuate alle ore 23.20.

Incidente stradale tra 2 auto in via Melchiorre Gioia, angolo viale Lunigiana, zona Stazione Centrale FS, Milano, Lombardia, Italia.

Sicuramente una delle due auto non ha rispettato la precedenza.

PORTA NUOVA (MILANO, ITALY)


Porta Nuova, Milano, Lombardia, Italia. E’ una delle principali porte della città, che si trova lungo i bastioni detti "di Porta Nuova", proseguimento dei bastioni di Porta Venezia, topograficamente sulle mura spagnole di Milano completamente demolite in questa area della città. L'attuale porta monumentale venne costruita a partire dal 1810 e terminata nel 1813 (progetto dell'architetto Giuseppe Zanoia) sul tracciato dell'antica via romana che collegava la città con la Brianza. Importante commercialmente era la sua posizione vicino al naviglio della Martesana, allora navigabile, e la sua costruzione contribuiva al nuovo riassetto urbanistico anulare attorno ai bastioni, il cui scopo militare difensivo era da tempo cessato, favorendo lo sviluppo urbano a nord della città. La porta è un arco trionfale richiamante lo stile ionico, ad un fornice costruito in blocchi di arenaria giallastra ed ornato da bassorilievi, che collega i due caselli daziari porticati anch'essi in arenaria, collocati simmetricamente ai due lati. L'arenaria utilizzata è molto friabile per cui le decorazioni di cui il monumento è ornato esteriormente sono soggette ad erosione nel tempo, aggravata dall'inquinamento, e parte delle sue ornamentazioni originarie oggi sono scomparse, o scarsamente visibili.

STAZIONE FS PORTA GARIBALDI (MILANO, ITALY)

 

STAZIONE DELLE FERROVIE DELLO STATO/RAILWAY STATION DI PORTA GARIBALDI, Milano, Lombardia, Italia. La stazione di Milano Porta Garibaldi è una delle principali stazioni ferroviarie di Milano, situata poco a nord dell'omonima porta storica (ex-Porta Comasina) in piazza Sigmund Freud. È la principale stazione della città per traffico pendolare con 25 milioni di passeggeri ogni anno, mentre come traffico complessivo risulta essere la seconda dopo la Stazione Centrale. Fu attivata il 5 novembre 1961 come arretramento della vecchia stazione di Porta Nuova, detta anche "delle Varesine", che fungeva da capolinea dei collegamenti con Gallarate, Novara e Varese. La costruzione della stazione era parte dell'ambizioso progetto del Centro Direzionale rimasto in larga parte incompiuto. Il 26 maggio 1963 fu allacciata tramite una galleria al bivio Mirabello collegandola con la linea per Monza (stazione di Greco Pirelli) e con la "linea di cintura" (stazione di Lambrate). La stazione diventò così raggiungibile da tutte le linee regionali delle Ferrovie dello Stato. Il 20 marzo 2006 si è inaugurato l'intervento di ristrutturazione del fabbricato viaggiatori da parte della sottosocietà di FS Centostazioni con progetto ad opera di Pool Enginering SpA, che ha portato nuovo arredo ed illuminazione, oltre alla creazione di nuovi spazi commerciali, ma i lavori non hanno riguardato la parte dei binari. Il 27 giugno 2010 è stato aperto il collegamento tra il tunnel Garibaldi e la Stazione Centrale. L'infrastruttura è stata realizzata con l'obiettivo di farla impiegare dai Malpensa Express in partenza dalla Centrale. Il piazzale di Porta Garibaldi è dotato di dodici binari di testa orientati in direzione nord-ovest e otto passanti. La stazione è sormontata da due grattacieli (Torri Garibaldi), che ospitavano inizialmente gli uffici della direzione regionale di Trenitalia e delle Ferrovie dello Stato e che ora invece ospitano la sede centrale italiana di Maire Tecnimont SpA.

PORTA VENEZIA (MILANO, ITALY)


Porta Venezia, Milano, Lombardia, Italia. Nome acquisito solo nel 1860 è una delle porte storiche della città. Prima era chiamata Porta Orientale, ovvero Porta Renza, o Argentea. Fu la prima ad essere restaurata da Giuseppe Piermarini, che progettò dal 1782 la trasformazione della porta in stile neoclassico e la sistemazione del terrapieno dei bastioni. La Porta Argentea risaliva alla cinta romana: era rivolta verso Argentiacum e Argentia, rispettivamente le odierne Crescenzago e Gorgonzola e da qui il nome. Anche l'appellativo Renza è una corruzione popolare di Argentia. Essa sorgeva nello spazio dell'odierna piazza S.Babila e metteva in comunicazione la città con la Brianza orientale e la strada per Bergamo. Nelle mura medievali essa era collocata all'incrocio dell'attuale corso Venezia con le vie Senato e S.Damiano sulla fossa difensiva, oggi cerchia dei Navigli, e si apriva naturalmente nella medesima direzione. L'attuale porta, architettonicamente diversa, sorge dov'era collocata nel seicento lungo le mura spagnole. Secondo le cronache seicentesche un certo Pietro Antonio Lovato, dopo aver abbandonato l'esercito dei Lanzichenecchi, entrò a Milano per questa porta con vestiti ed averi infetti per la peste: da questi si sarebbe diffusa la terribile epidemia del 1630 nella città ambrosiana. Da questa porta inoltre Renzo Tramaglino compie il suo ingresso a Milano nei Promessi Sposi. Già all'epoca della peste Manzoniana la porta aveva perso la sua originaria funzione difensiva e veniva usata per i controlli daziari. Fu il Piermarini nel 1782 a occuparsi della sistemazione del tratto di bastioni compreso fra Porta Venezia e Porta Nuova, nell'ambito di un progetto più vasto che prevedeva anche la costruzione dei giardini pubblici e la sistemazione dell'area della porta: venne spianata la sommità del terrapieno e questo fu trasformato in viale alberato da cui, con un'ampia scalinata, si accedeva ai giardini. La porta avrebbe dovuto essere ricostruita in stile neoclassico, ma questa parte del progetto non venne mai realizzata. Nel successivo periodo napoleonico le porte furono concepite come un elemento estetico dello spazio urbano, che doveva essere adeguato allo status della capitale del Regno d'Italia. Per questo motivo il governo del Melzi d'Eril pianificò un generale rifacimento delle porte di ingresso in Milano, previa demolizione di quelle spagnole e l'alberatura dei bastioni: il progetto per Porta Orientale passò nelle mani (1806) di un allievo del Piermarini, il Cagnola, che realizzò un arco trionfale "effimero", ovvero provvisorio, per celebrare l'ingresso del viceré Eugenio di Beauharnais. Il progetto definitivo prevedeva un arco trionfale aperto su tre lati di ordine dorico-rinascimentale e fiancheggiato da due caselli daziari. Non se ne era fatto ancora nulla nel 1825, quando da Porta Orientale fece il proprio ingresso trionfale in città l’imperatore Francesco II, accompagnato dalla moglie Carolina Augusta di Baviera. I caselli daziari di porta Venezia, senza più l'arco, vennero realizzati tra il 1827 ed il 1828 su progetto dell’architetto bresciano Rodolfo Vantini, a seguito di un concorso bandito nel 1826 (cui parteciparono 32 concorrenti). Nel 1833 vennero collocate le statue e i rilievi che dettero all'opera il suo aspetto definitivo. Nel 1860 venne ribattezzata Porta Venezia, in nome della città rimasta austriaca dopo la seconda guerra d'indipendenza (1859) e nel 1882 la grande piazza, su cui sboccano ben otto strade, venne intitolata a Guglielmo Oberdan, l'irredentista giuliano impiccato dagli austriaci.

CORSO BUENOS AIRES (MILANO, ITALY)


Zona di Porta Venezia, corso Buenos Aires e piazzale Loreto, Milano, Lombardia, Italia. Corso Buenos Aires è la massima arteria commerciale di Milano e con oltre 350 punti vendita di varie tipologie di merce (principalmente abbigliamento) è una delle più note e importanti in Europa. La strada è lunga circa 1200 metri e si estende da piazzale Oberdan (Porta Venezia) come proseguimento rettilineo di corso Venezia fino a piazzale Loreto. Il corso venne costruito fiancheggiando l'area del vecchio Lazzaretto, reso famoso dal romanzoI promessi sposi, demolito a seguito di una speculazione edilizia di fine ottocento. Sul lato occidentale si trova il quartiere popolare, vicino alla Stazione Centrale, su quello orientale invece sorge un ricco quartiere abitato dalla borghesia milanese. Il suo tracciato riprende il percorso dello stradone di Loreto, che congiungeva Porta Renza al piazzale della madonna di Loreto percorso da un tram a cavalli congiungendo Milano con Monza, poi trasformato in un tram elettrico. I binari furono soppressi nella seconda metà degli anni cinquanta, in concomitanza con l'avvio dei lavori di costruzione della metropolitana. L'intero corso Buenos Aires è compreso nella zona di decentramento 3. Sul corso si trova il Teatro Puccini, ora restaurato, e attuale sede della compagnia teatrale del Teatro dell'Elfo.

PORTA GARIBALDI E PIAZZA GAE AULENTI (MILANO, ITALY)

 

ZONA DI PORTA GARIBALDI, CORSO COMO, PIAZZA 25 APRILE, VIA VINCENZO CAPELLI E PIAZZA GAE AULENTI, IL NUOVO CENTRO DIREZIONALE DI MILANO CON IL GRATTACIELO DI UNICREDIT, UNO DEI MASSIMI MONUMENTI DELLA SPECULAZIONE IMMOBILIARE E DELL’ASSENZA DI VERDE PUBBLICO.

Porta Garibaldi (già Porta Comasina fino al 1860) è una delle sei porte principali di Milano ricavata all'interno dei Bastioni. Posta a nord della città si apriva lungo la strada per Como. Caratterizzata oggi dalla presenza dell'arco neoclassico del Moraglia (1826-1828) e degli annessi caselli daziari (1834) sorge al centro di piazza XXV Aprile allo sbocco di corso Garibaldi. In passato Porta Comasina identificava inoltre uno dei sei sestieri storici in cui era divisa la città ovvero il Sestiere di Porta Comasina. La Porta Garibaldi attuale, che si apre nei Bastioni di Milano, sorse sullo stesso asse viario (oggi corso Garibaldi) su cui erano sorte in precedenza le omonime porte di epoca romana (sul tracciato delle mura romane) e di epoca medievale (sul tracciato di quelle medioevali). In epoca napoleonica il governo di Francesco Melzi d'Eril pianificò un generale rifacimento delle porte di ingresso a Milano, previa alberazione dei bastioni e demolizione delle porte spagnole, la cui funzione militare era ormai superata. Il progetto intendeva convertirle in caselli daziari di foggia adeguata al prestigio della capitale del Regno Italico. La cinta daziaria di Milano avrebbe dunque corrisposto con il tracciato spagnolo. Inizialmente affidato a Luigi Cagnola il progetto fu sospeso dal nuovo governo austriaco a causa della spesa eccessiva e della compromissione di Cagnola con il periodo napoleonico. La scelta fu di affidare un nuovo incarico al giovane architetto Giacomo Moraglia obbligando i negozianti milanesi a finanziare la costruzione della porta. L'architetto riprese la tipologia cagnoliana dell'arco trionfale fiancheggiato dai due caselli affacciato verso l'asse stradale di penetrazione principale in Milano. Egli disegnò un arco trionfale ad un fornice con due passaggi pedonali aperti ai fianchi, fiancheggiato da due caselli daziari porticati ed affacciati sull'asse stradale. L'arco è di ordine dorico in pietra di Viggiù con due passaggi aperti ai fianchi. La muratura è ingentilita da fregi incassati nella muratura a bugnato. Sulla sommità dell'arco vennero collocati quattro colossi, opera di Giambattista Perabò, a simboleggiare i principali fiumi della Lombardia: Po, Adda, Ticino e Olona. La porta venne definitivamente completata tra il 1826 e il 1828. Per un brevissimo periodo la nuova porta coesistette con la precedente del XVI secolo, un edificio assolutamente modestissimo e facilmente confondibile con una qualsiasi abitazione della zona. Venne in seguito demolita liberando lo spazio antistante la nuova costruzione a cui verranno poi affiancati i caselli daziari nel 1834. L'arco non ancora completato venne inizialmente dedicato all'imperatore Francesco I d'Austria, sovrano del Lombardo-Veneto, a ricordo della sua seconda visita in città nel 1825 proveniente da Como, dove era giunto attraverso la nuova strada dello Stelvio.  Il 22 marzo 1848 durante le Cinque giornate di Milano fu la seconda ad essere espugnata dagli insorti dopo Porta Tosa. Nel 1859 vi fece il suo ingresso Giuseppe Garibaldi proveniente da Como dove aveva conseguito le brillanti vittorie di Varese e di S.Fermo. Nel 1860 la porta gli venne dedicata in commemorazione dell'evento. Galleria di immagini con fotografie scattate martedì 12 novembre 2013.

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